Concorso EcoArte 2010

sostenibilità ambientale e sociale

VINCITORI marzo 13, 2011

CONCORSO 1

Sezione Artisti Emergenti

Giuseppe Paluzzi e Alessandro Orlandi
Sarà un pianeta verde
e’ stato realizzato un logo ed una campagna di informazione per un fantomatico “ente per lo sviluppo sostenibile”. l’immagine è esplicita e sarcastica, mettendo in forte contrasto l’ottimismo e la positività del lettering e la drammaticità di ciò che in realtà sono gli intenti.

“Ha interpretato in maniera originale le disposizioni del bando evidenziando, attraverso un’immagine di grande sintesi e forza espressiva, le conseguenze di un sistema non più eco compatibile. Ha mostrato un sapiente uso del linguaggio pubblicitario combinando con l’efficacia del paradosso il messaggio verbale e quello visivo”.
Mauro Folci e Marta Roberti

 

 

Sezione Writers

Moreno Colasanti
Eco EartH – The Time Has Come
l’opera vuole sensibilizzare le persone sul concetto di tempo. ecco quindi l’invito all’osservatore a fermarsi un secondo a riflettere sul fatto che, se vogliamo donarci e donare qualcosa a chi verrà dopo di noi, non possiamo sprecarlo e abbiamo l’obbligo di soffermarci su tutto quello che facciamo giornalmente: gettare rifiuti, l’uso spasmodico delle auto, la costruzione di grandi opere, tutto quello che inevitabilmente ha conseguenze su quelle risorse destinate a terminare, mentre noi saremo lì a cercare “cose” nuove con cui vivere, sempre senza pensare agli effetti nel tempo.

“Per la carica espressiva della molteplicità di immagini drammatiche e iperealiste, quasi panoramiche
cinematografiche su una realtà in cui domina una gradazione di colore cupa, che non lascia presagire alcun
futuro, quest’opera, realizzata con una tecnica raffinata, mostrandoci una narrazione apocalittica, ci convoca
ad un agire critico capace di sottrarci a quella destinazione”.
Mauro Folci e Marta Roberti

 

CONCORSO 2

Categoria Adolescenti

Sezione Arti Figurative

Aleksandar Bini
La Decandenza del Mondo
il quadro di Courbet “l’origine del mondo”, che meglio incarna e indaga l’inizio della vita, viene ora stravolto e la figura femminile violentata dalla prepotenza del canale di scolo che straripa di fluido nero. Questo è il concretizzarsi di un immaginario che turba la coscienza in seguito alla realizzazione di quanto realmente significa per me la “questione ambientale”.

“L’immagine di Courbet non cessa di disturbare a distanza di più di 150 anni: la sua trasposizione
grafica e l’originale rilettura provocano di nuovo uno spiazzamento grazie al felice corto circuito
emozionale innescato dall’immagine di fluidi neri che fuoriescono dall’ ‘origine del mondo’.
La forza evocativa della natura courbetiana viene qui ribaltata in una sorta di anti-natura,
di più,apre un’ulteriore dialettica tra ciò che è naturale e ciò che è culturale”.
Mauro Folci e Marta Roberti

Sezione Moda

Martina Morelli
Bubble Stairs
Abito donna tg 42 – materiali di riciclo utilizzati: tessuto avion, sacchi in plastica grigio scuro, plastica da imballaggio. Modello longuette a vita alta formato da 7 teli di cui due di colore grigio. bustino modello prendisole
incrociato nella parte posteriore, realizzato in tessuto foderato in plastica effetto bolle.

“Qualunque sia la forma d’arte, bisogna sempre tener conto del suo aspetto Femminile, ed in questo caso e’ insito in questa categoria di Concorso, quelloche è l’elemento Tipo. Di fatto la maggior difficoltà era creare con materiali duri, freddi e privi di naturalezza, ciò che la Mente dell’artista voleva forgiare. Con questo abito esce invece fuori la perfetta esecuzione del progetto, con la mente che ha guidato sapientemente le mani e gli utensili, fino a far nascere un abito femminile di gusto vagamente Cartoon giapponese, ma di grande effetto ed eleganza, riproducibile
a mio avvisoper un target giovane adolescenziale”.

Stefano Scarani

 

Sezione Arredamento

Natalia e Alessandro D’Onofrio, Edoardo e Federica Pagnanelli
Onde Marine
tavolino realizzato recuperando le assi di vecchi bancali in legno destinati all’incenerimento. mobile ecologico e sostenibile al 100%: le assi sono fissate alla base con “chiodi” di legno, il lucido utilizzato è
la gommalacca (proveniente da secrezioni di insetti) e per scurire alcune parti è stato utilizzato il mordente,
tinta ricavata da terre naturali. il tavolo è interamente smontabile e riciclabile. il progetto è nato nell’ambito del laboratorio Ric-iclò di Riccardo Pagnanelli.

“Buono il risultato progettuale e l’idea finalizzata a movimentare la rigidita’ dell’elemento pallet, sebbene
amerei vedere il legno respirare, per
contribuire a sviluppare la filosofia del “poro aperto”, insegnamento
che aiuta a prendere coscienza del
materiale vergine in tutte le sue caratteristiche naturali”.
Stefano Scarani

 

Sezione Gioielli

Davide Tommasini
Cures Sabini, linea uomo – parùre di gioielli
parure, realizzata con materiali di recupero, nasce dallo studio di uno scudo da guerra rinvenuto durante gli scavi archeologici effettuati nella zona in cui sorgeva la città di cures sabini (sita nell’area tra Passo corese e Talocci, in provincia di Rieti), per lungo tempo fiorente punto nevralgico di scambio tra l’adriatico e il tirreno grazie alla sua collocazione geografica, e per questo considerata la capitale dell’antica sabina. la scelta del tema nasce da un’idea di rinnovo e sviluppo delle tradizioni e del territorio.

“Davide Tommasini crea un ponte tra passato, presente e futuro indicando uno sviluppo coerente ai veri valori del territorio sabino. Presenta un lavoro tecnicamente interessante utilizzando tecniche classiche come lo sbalzo
e l’unione dei singoli elementi
limitando al massimo le saldature, con uno stile “grezzo” che lo connota fortemente”.
Giacomo Demurtas

Sezione Video-documentale

Leonardo Mirabilia
Cittadini Mompeani
il video mette in luce la vita di un piccolo borgo della provincia di Rieti, mompeo, descrivendolo attraverso le narrazioni dei suoi abitanti di diverse generazioni.

 

Categoria Giovani

Sezione Video-documentale

Francesco e Stefano Poeta
Ambientino, ambientuccio
spot di sensibilizzazione sulla riduzione degli sprechi idrici.
Visionabile all’indirizzo http://www.youtube.com/watch?v=ma1lEvdhc2E

 

Sezione Arti figurative

PRIMO CLASSIFICATO

Istituto Comprensivo Statale di Montelibretti
“Squola Pinocchio” di Borgo Santa Maria
Post Mensa
sono stati impiegati avanzi “post mensa” riciclati ed adattati per creare un campo di grano. l’opera è stata realizzata con tecnica libera. i materiali non hanno subito alterazioni di colore per renderli il più possibile riconoscibili. il tema dell’opera ha una doppia valenza: da una parte il riciclaggio di materie prime eco-compatibili, dall’altra l’alimentazione. l’opera è stata eseguita dagli alunni dell’ultimo anno
della scuola dell’infanzia in continuità con la prima classe della scuola primaria.

 

SECONDI CLASSIFICATI ex aequo

Alice Cincini, Chiodi Dalila, Gaia Brava, Federico Blasi, Giulia Maffei, Stefano Libassi, Saverio Sannino, Luca Valenziano, Amariutei Iustin – Istituto Giovanni Paolo II Ostia Lido (RM) – II media

Kings Of Art
Da una vecchia maglia intima da uomo bianca è stato ricavato un vestito ispirato agli anni 30’. i bottoni decorativi, così come la cintura, sono stati presi da vecchie camicie e vestiti, mentre le decorazioni provengono dal fondo di una
bottiglia, da un vecchio gioiello e cannucce per uso alimentare. la scritta centrale è stata realizzata con i pennarelli.

 

 

 

Matteo Andreucci, Innocenzi Noemi, Alessandri Francesco, Rachele Carlini, Sabatini Matteo, Gaia Primiterra – Istituto Giovanni Paolo II Ostia Lido (RM) – III media
Una vecchia canotta grigia diventa un vestito da sera ispirato agli anni ‘80. Per la parte inferiore è stata usata una maglia le cui maniche sono diventate la cintura.

 

 

 

 

Lorenzo Solari
collana in materiali riciclati (gomma, latta, stoffa di ombrelli rotti, lacci di scarpe)

 

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